Le officine San Giorgio – Breda di Pistoia. Un esempio di recupero di area industriale

La facciata della Cattedrale

La storia della San Giorgio, società di Genova, a Pistoia inizia nel 1905 con l’acquisto di uno stabilimento per la costruzione di automobili. 100 anni dopo, esattamente nel 2007, una parte del complesso industriale, che poi vedremo passerà alla Breda, è restituito alla città con una moderna ed efficiente biblioteca intitolata proprio “San Giorgio” di 4.000 mq con 600 posti lettura, 100 punti multimediali, una biblioteca, un auditorium, una caffetteria e ampi spazi polifunzionali. Nell’area industriale è sorto anche il distaccamento pistoiese dell’Università degli studi di Firenze “Uniser”, la Questura e alcuni edifici direzionali.

 

 

La Biblioteca San Giorgio di Pistoia

LA BIBLIOTECA. La moderna biblioteca San Giorgio nasce dalle intenzioni di recuperare parte delle aree industriali della Breda a fine anni ’90. Nel 2000 viene concluso il concorso di idee vinto dallo studio Pica Ciamarra di Napoli. Il progetto, ultimato nel 2007, si è sviluppato sulle tre navate del complesso già esistente ricavando all’interno degli spazi industriali una biblioteca su tre piani in grado di ospitare 350.000 volumi con una organizzazione suddivisa per aree tematiche e con ampi spazi per la consultazione e lettura di libri. L’ampiezza degli spazi è fatta percepirea al visitatore fin dall’ingresso al grande atrio con l’accoglienza, un sistema di tre proiettori e un corner destinato ad ospitare estemporanee artistiche.

LA CATTEDRALE. Il simbolo del recupero dell’area industriale San Giorgio è “La Cattedrale” un grande spazio espositivo recuperato dall’”edificio 12″ composto da quattro campate di 10 metri in larghezza e 16 campate di 5 metri in lunghezza 1. Oggi è denominato “La Cattedrale” ed è uno spazio espositivo, completato con i fondi Piuss, di 2.500 mq. Di fianco alla Cattedrale sorge la palazzina tre piani, anch’essa recuperata dall’edificio originale, che ospita la “Uniser”.

ISTITUTO EINAUDI. Dal 1977 nell’area ex-San Giorgio trova posto, proprio di fianco allo storico ingresso dell’ingegner Copedè, l’istituto Einaudi che sorge negli ex-uffici della Breda in via Pacinotti.

L’INGRESSO DELLA SAN GIORGIO (foto di copertina dell’articolo). Ancora esistente sebbene in precarie condizioni è la Palazzina d’ingresso Officine Meccaniche San Giorgio realizzata nel 1907 su progetto dell’architetto Gino Coppedè. E’ senz’altro il simbolo della San Giorgio a Pistoia di ciò che è stata, della sua importanza ma anche del suo futuro. Sebbene sia l’edificio più antico ancora esistente e abbia una pregevolissima architettura in stile Liberty è in stato di abbandono.

LA QUESTURA. Sempre nell’ex-area Breda sorge il “Polo della Sicurezza“, un imponente edificio su tre piani che ospita la Questura e la Prefettura. Inaugurato nell’aprile del 2017.

L’ingresso del “nuovo” stabilimento dell’AnsaldoBreda oggi Hitachi

LA STORIA DELL’AREA INDUSTRIALE. L’area industriale San Giorgio viene insediata nel 1905 a Pistoia dall’azienda genovese rilevando una fabbrica per la costruzione di automobili. La San Giorgio, infatti, nasce come azienda per la costruzione di “automobili terrestri e marine“. La scelta di Pistoia ricade per la presenza di una ditta di carrozzeria a cui sarebbe stato affidato il compito di realizzare le carrozzerie delle auto2.

Furono costruiti due capannoni che nel giro di pochi mesi furono convertiti da officine di carrozzeria a officine per la costruzione e riparazione di veicoli tramviari e ferroviari3. Nel 1907 si contano già 5 capannoni su via Pacinotti progettati dall’ingegner Gino Coppedè 4.  Negli anni successivi, tra il 1914 e il 1920, l’area industriale viene ampliata con la costruzione di altri capannoni. La terza fase a completamento delle Officine avviene tra il 1935 e il 1942 con la costruzione di un grande capannone4.

Nel 1911 vi lavoravano già 900 operai e ben presto la San Giorgio divenne la più importante industria della città. Ma la prima guerra mondiale con la conversione della produzione a materiale bellico fece sortire i suoi effetti negli anni del primo dopo guerra con una profonda crisi industriale.

Nel 1933 parte del pacchetto azionario della San Giorgio fu ceduto all’IRI (la totalità delle azioni passeranno al gruppo statale nel 1949) e questo portò ad un nuovo impulso con un ulteriore ampliamento della superficie industriale e l’apertura di una sezione Aeronautica3.

Negli anni più duri della seconda guerra mondiale alla San Giorgio di Pistoia furono impiegati fino a 4.000 operai e vi fu concentrata gran parte della produzione bellica del gruppo3. Le conseguenze della Guerra furono il serio danneggiamento di quasi tutti gli impianti produttivi con il rischio di una chiusura definitiva dello stabilimento.

Nel 1949 con la statalizzazione della San Giorgio ci fu lo scorporo dello stabilimento pistoiese dalla casa madre facendo così nascere le Officine Meccaniche Ferroviarie Pistoiesi ma questa mossa non cambiò la situazione industriale con anni ancora difficili costellati da numerosi licenziamenti.

Un nuovo mutamento societario con nuove prospettive avvenne con il passaggio nel 1969 della OMFP controllata da Finmeccanica all’EFIM/Breda con la nascita della Ferroviaria Breda Pistoiesi la quale sancì la chiusura dei vecchi stabilimenti sia di Pistoia sia di Sesto San Giovanni. Nascerà così nel 1971 la Breda Costruzioni Ferroviarie che nel 1973 abbandonerà gli stabilimenti della San Giorgio trasferendosi in un nuovo stabilimento sempre a Pistoia. Nel 2001 nascerà l’AnsaldoBreda e nel 2015 con la cessione da parte di Finmeccanica dell’azienda a Pistoia.

ARCHIVIO. L’archivio storico delle Officine Meccaniche San Giorgio in Pistoia (1907-1971) è conservato presso l’Archivio Storico della città.

  1. Giuliano Beneforti, Aree ex-Breda a Pistoia 1963-2010, Pistoia, 2011
  2. Piero Roggi, La San Giorgio. Gli albori della grande industria a Pistoia, Pistoia, Gli Ori, 2015
  3. aa.vv, le officine Breda di Pistoia, Pistoia, Ecop, 1981
  4. Gianluca Giovannelli, Aree ex-Breda. Schede, in A cura di Gianluca Giovannelli, Aree dismesse & riqualificazione urbana, Pistoia, Alinea Editrice, 1997

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